L'Osteopata Paolo Zilvetti: "Il corpo del ciclista ha bisogno di attenzioni esattamente con la sua bicicletta"
Una delle prime tappe del diventare ciclisti consiste nel portare la propria bicicletta in un centro specializzato nella messa in sella.
Sono migliaia gli appassionati di ciclismo, praticanti a livello qualitativo assai vario e in discipline diverse, come il ciclismo su strada, cicloturismo, mountain bike, triathlon o ciclocross e ciclismo con bici assistita.
Tutte queste discipline Si differenziano sostanzialmente per l’ambiente e i percorsi nei quali esprimono i loro allenamenti, per le differenze di posizione e postura durante essi e ovviamente per le diverse caratteristiche tecniche dei mezzi che utilizzano.
Le biciclette tra loro fondamentalmente hanno in comune solo il fatto di avere tutte due ruote, una coppia di pedali e una sella ma le dimensioni e proporzioni, i materiali che li compongono e lo stile con cui vengono usati cambia moltissimo. Anche il corpo del ciclista però ha bisogno di attenzioni esattamente con la sua bicicletta.
Una delle prime tappe del diventare ciclisti consiste nel portare la propria bicicletta in un centro specializzato nella messa in sella. Questa operazione fatta da persone competenti consente di plasmare il mezzo sulle caratteristiche fisiche del ciclista, modificando altezza della sella e rapporto delle posizioni tra essa e il manubrio rispetto al movimento centrale dei pedali.
Non altrettanto spesso però succede che il ciclista si rechi dall’osteopata che, come un buon meccanico, può contribuire a rendere più efficiente il complesso sistema muscoloscheletrico dell’atleta o aspirante tale. Infatti il nostro corpo può godere di vantaggi significativi quando un osteopata esperto nella valutazione dello sportivo, approfondisca e studi le cause dei piccoli e grandi problemi muscolari che affliggono ogni appassionato di ciclismo.
L’osteopata è in grado infatti di migliorare la relazione di efficienza tra le catene muscolari e le articolazioni del corpo con tecniche manuali e manipolative che riescono a resettare le posture abituali e cronicizzate dovute a vari fattori e che incidono negativamente sull’utilizzo della bicicletta, soprattutto quando la si usa a ritmi performanti o su distanza impegnativa, qui vale la pena di citare alcune Tra le piu diffuse problematiche del ciclista, dovute all'errata posizionatura in sella oppure limitazioni articolari della persona:
- dolore lombare : provocato da telaio troppo corto? Oppure blocco dorso lombare?
- dolore cervicale e formicolio mani : per blocco cervico dorsale? Oppure telaio troppo lungo?
- dolore al tendine rotuleo oppure catena posteriore della gamba: per problematiche anatomiche? o per sella troppo bassa-bassa? O errata posizionatura tacchette?
- dolore sacro cocigeo: per problematica legata al sellino? Oppure per disfunzione del bacino? Tutto questo lascia intendere una corretta valutazione differenziale
A differenza del podista che scarica il proprio peso su due appoggi o il nuotatore che si allena in quasi totale “scarico gravitazionale” il Ciclista necessita di un ottimale assetto sul mezzo a due ruote scaricando il proprio peso su 5 appoggi ( 2 mani, 2 pedali, sellino ) dovendo però ricercare comodità in sella ma anche la migliore efficienza durante il gesto della pedalata.
Frequentare regolarmente un bravo osteopata esperto di problematiche del mondo sportivo ci permette di incorrere meno frequentemente in infortuni da sovraccarico e , quando ci capitasse un trauma come ad esempio una caduta, potrà limitarne le conseguenze.
Anche l’operazione di messa in sella sarà più accurata e verosimile se la faremo precedere da un breve ciclo di incontri con l’osteopata, infatti la migliore posizione meccanica potrà essere sfruttata nel modo più completo se il nostro corpo sarà libero da posture vincolate e inefficienti.
CONCLUSIONE: Il gioco di squadra fra Osteopata biomeccanico e ciclista è fondamentale per massimizzare le performance e la sicurezza durante la pratica ciclistica e prevenire infortuni a schiena arti inferiori bacino ,sia che di tratti di agonismo o di un semplice giro in e-bike.
Questo articolo è stato pubblicato anche su News Biella, dove è possibile leggerlo nella sua versione originale.
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